La rimozione dell’amianto: obblighi e incentivi

La rimozione dell’amianto: obblighi e incentivi

Ristrutturare immobili con parti in amianto

Il materiale più utilizzato nell’edilizia dei tempi passati, molto versatile, resistente alle variazioni di temperatura e alla degradazione era l’amianto.

Studi scientifici intrapresi nel corso degli anni, a seguito di tantissime testimonianze, hanno dimostrato che purtroppo il materiale tanto utile quando economico era dannoso per la salute, ed è stato lentamente rimosso, sia quello già installato negli immobili che dalla distribuzione.

Oggi sono disponibili numerosi incentivi volti alla sostituzione delle parti in amianto: anche il Superbonus 110 può coprire tale spesa.

In questo articolo vedremo cos’è, perché è importante rimuoverlo dagli immobili e come approfittare degli incentivi statali per risparmiare il più possibile sulla ristrutturazione.

Amianto: cos’è e quali rischi comporta

Con il termine amianto o asbesto, si indicano sei diverti tipi di minerali appartenenti alla famiglia dei silicati, in passato largamente utilizzati nell’edilizia per la loro versatilità e facilità di estrazione.

Dal 1992, in Italia è vietato, a seguito della scoperta che le fibre di amianto, se inalate, sono capaci di infiltrarsi nei polmoni e vi rimangono pressoché per sempre, essendo molto resistenti alla degradazione.

A lungo andare l’accumulo di fibre di amianto è causa diretta di tumore al polmone e mesotelioma pleurico: la presenza di fibre di amianto crea un costante stato di infiammazione delle cellule polmonari, danneggiandole a tal punto da farle diventare cancerose.

La malattia è molto subdola, a volte manifesta i primi sintomi dopo 25, 40 o anche 50 anni dall’esposizione: questo testimonia anche la durata lunghissima delle fibre di amianto.

Dal momento in cui è stato dichiarato cancerogeno, l’asbesto è progressivamente stato rimosso, incentivando le opere di bonifica di immobili costruiti in amianto, con la loro messa in sicurezza e sostituzione con materiali sicuri.

L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) si è espressa chiaramente, dichiarando tutti i tipi di amianto come cancerogeni.

Nonostante ciò, nel mondo alcuni paesi come la Russia, la Cina, il Brasile e il Canada ne fanno ancora uso, come anche alcuni paesi del terzo mondo.

Studi più recenti hanno affermato che non tutti i minerali denominati come amianto sono cancerogeni; infatti, in America ultimamente ne sono stati reintrodotti alcuni, considerati sicuri, per l’edilizia.

Come scoprire se è presente amianto in casa

Conosciuto in Italia anche come ‘eternit’, denominazione impropria che riguarda l’azienda che distribuiva una sua variante mescolata con il cemento, è dotato di fibre resistentissime ed è perfetto allo scopo edilizio.

Ad oggi in Italia il suo uso è vietato, e le coperture in amianto o eternit sono illegali. L’obbligo di rimozione però entra in vigore solo se le strutture sono danneggiate, in quanto sono soltanto le fibre di amianto, che si liberano dopo la sua rottura, ad essere pericolose.

La semplice presenza di amianto va solo comunicata alle autorità sanitarie. In presenza di immobili con rivestimenti in amianto danneggiati, è fatto obbligo rimuoverli ai sensi di legge.

Come sapere se è presente amianto in casa? Molti non ne sono a conoscenza: per accertarsene è necessario consultare degli esperti nel settore, iscritti all’Albo Gestori Ambientali, che possono verificare la presenza del minerale, stabilire la necessità o meno di effettuare una ristrutturazione, e provvederanno quindi alla messa in sicurezza della zona da recuperare con rimozione e smaltimento.

Rimuovere l’amianto senza rischi non è semplice, ed è importante contattare dei tecnici competenti e con esperienza nel settore.

Incentivi fiscali per la rimozione

Vista la pericolosità del materiale, ad oggi sono presenti numerosi metodi per rimuovere l’amianto e ristrutturare casa a costi bassissimi.
Per le aziende che intendono realizzare progetti di bonifica sono disponibili i seguenti bonus:

Bonus INAIL

L’istituto INAIL per il 2022 ha stanziato 274 milioni di euro, volti a migliorare la salute dei dipendenti, distribuiti a seconda del progetto e dalla regione in cui effettuare i lavori. Il bando è rivolto a lavori per:

  • adottare nuovi modelli organizzativi per la responsabilità sociale;
  • automatizzazione dello spostamento dei carichi;
  • rimozione dell’amianto;
  • sostegno alle microimprese;
  • sostegno all’agricoltura.

In particolare, per il punto 3, l’incentivo si rivolge a tutte le aziende che abbiano effettuato iscrizione alla camera di commercio, al fine di rimuovere l’amianto dagli immobili.

Ogni tipo di impresa vi potrà accedere. L’entità dei lavori dovrà essere compresa tra 5.000 euro fino a 130.000 euro, e il finanziamento coprirà il 65% della cifra spesa.

Per richiedere il bonus bisognerà presentare la domanda presso lo sportello online dell’INAIL.

Bonus ristrutturazioni

Il bonus prevede un incentivo ai lavori di miglioria dell’immobile specificamente in presenza di amianto, con una detrazione del 50% sulla spesa per gli interventi di riqualificazione.

Superbonus 110%
L’amatissimo superbonus, prorogato per tutto il 2022, con il Decreto Semplificazioni che ha snellito la burocrazia e permesso un velocissimo accesso al credito.

Il superbonus permette di ottenere una detrazione fiscale fino al 110% delle spese sostenute. Nonostante il bonus non sia stato pensato per la sostituzione dell’amianto, è possibile usufruirne se al posto del tetto in eternit, per esempio, si installeranno pannelli fotovoltaici per la riqualifica energetica dell’immobile, o in generale si sostituiscano le parti in amianto con soluzioni volte alla maggiore efficienza in tal senso.

Le detrazioni saranno calcolate sull’ammontare complessivo delle spese sostenute per lo smaltimento delle parti in amianto, non superiore alla cifra totale di 60.000 euro moltiplicato per il numero di unità immobiliari presenti nell’edificio.

Grazie al superbonus si trarrà giovamento sotto tre punti di vista: una riduzione dei consumi energetici nell’immobile, la rimozione di un elemento pericoloso per la salute, e un notevole risparmio in termini di denaro.